Provincia: Mastromauro rinuncia, attesa per il nome del centrodestra

GIULIANOVA – Il sindaco di Giulianova Mastromauro ritira la propria candidatura alla carica di presidente della Provincia e appoggia l’altro competitor del Pd, il capogruppo uscente in Consiglio Provinciale, Renzo Di Sabatino. Venerdì scorso l’assemblea provinciale del partito di centrosinistra aveva chiesto al primo cittadino giuliese la disponibilità a correre alle elezioni di secondo livello del 12 ottobre prossimo. Il primo cittadino motiva la scelta con la difficoltà di conciliare l’incarico di sindaco della seconda città della provincia dopo il Capoluogo con quello di presidente dell’Ente di via Milli: “Avevo chiesto quarantotto ore per riflettere sulla migliore scelta da compiere – spiega Francesco Mastromauro – la sfida era avvicente per evitare la carica, dopo i disastri compiuti dall’amministrazione uscente, fosse ricoperta ancora da un esponente delle forze politiche di centrodestra” ma l’impegno continua Mastromauro, “è difficile da conciliare con il mio ruolo di sindaco di Giulianova”. Di qui la scelta di appoggiare la candidatura di Renzo Di Sabatino che a questo punto è il nome ufficiale del partito di centrosinistra. “Continuerò a dedicarmi con l’impegno di sempre nell’amministrazione della mia città – chiude Mastromauro – ma rafforzerò anche l’impegno per il Partito Democratico affinché possa assumere, anche in Abruzzo, il ruolo di partito guida nel processo di trasformazione della nostra società”.

NEL CENTRODESTRA IN POLE ASTOLFI E D’ANNUNTIIS – Se dunque Di Sabatino è il candidato del centrosinistra, per conoscere quale sarà il nome del centrodestra bisognerà attendere la riunione del coordinamento delle forze politiche della coalizione che si terrà in settimana. Dopo il conclave dei gattiani di sabato scorso, le candidature in salita sono quelle di Umberto D’Annuntiis e Gabriele Astolfi, rispettivamente primi cittadini di Corropoli e Atri. In lizza anche Maurizio Brucchi, sindaco del Capoluogo, e il presidente uscente Valter Catarra, mentre nei giorni scorsi ha dato la sua disponibilità Tonia Piccioni per Alba Adriatica. Tramontata l’ipotesi del sindaco di Campli, Pietro Quaresimale, che ha rititrato la sua candidatura motivando la scelta con l’impossibilità di conciliare la carica di primo cittadino e presidente dell’Unione dei Comuni montani della Laga con quella di presidente della Provincia.